Moloch (o Molech o Molekh o Molok o Mal'akh o Melqart in ebraico מלך mlk) è sia il nome di un dio, sia il nome di un particolare tipo di sacrificio storicamente associato al fuoco. Moloch è stato storicamente associato con culture di tutto il Medio Oriente, tra cui gli Ebrei, gli Egizi, i Cananei, i Fenici e culture correlate nell'Africa settentrionale e nel Vicino Oriente.
Oggi il termine "Moloch" viene usato in senso figurato per designare un'organizzazione o una persona che domanda o richiede un sacrificio assai costoso.
Moloch presso i Cananei
Ritenuto dai cananei un dio, la cui sede del culto era Geenna, al quale tributavano sacrifici umani di bambini i quali dopo essere stati sgozzati erano bruciati in olocausto[1] in un fuoco tenuto costantemente acceso in suo onore, col tempo Molok divenne il nome del rituale durante il quale venivano sì bruciati dei bambini (forse i figli primogeniti) ma in modo da trasformarli in una specie di divinità protettrici della famiglia cui appartenevano.
[modifica]Moloch presso i Fenici
Moloch è stato usato come termine per un rituale fenicio i cui dettagli ci sono poco conosciuti anche perché le maggior parte delle testimonianze relative al popolo fenicio ci sono giunte per vie traverse, spesso attraverso popoli che li consideravano loro nemici.
Moloch nella Bibbia
La Bibbia, nell'Antico Testamento (2 Re 23:10; Geremia 7:31), cita alcune volte un certo dio Moloch venerato dai cananei al quale venivano offerti dei bambini in sacrificio (la Bibbia dice "passati per il fuoco"). Sempre la Bibbia indica col nome di tofet il luogo dove avvenivano questi sacrifici. In particolare si trovano riferimenti a Moloch nel Levitico dove Dio comanda di mettere a morte coloro che gli offrono i figli in sacrificio (Levitico 20:2-5) sottolineando l'astio che ancora regnava tra il Creatore e il capo dei Vigilanti. Altre citazioni sono presenti nel Secondo Libro dei Re.
È a lui, sotto il nome di Milcom, che Salomone in vecchiaia, in una sua transitoria fase politeistica, avrebbe reso culto: 1Re11,5
« Salomone seguì Astarte, divinità dei Sidoni, e Milcom, l'abominevole divinità degli Ammoniti » | |
(Nuova Riveduta) |
È inoltre possibile che i Greci siano stati influenzati in qualche modo dalla figura di Moloch come dio nella creazione del dio Kronos (poi Saturno presso i romani), divoratore dei suoi figli e padre di Zeus.
Nel medioevo, nei posti e nei periodi in cui l'antisemitismo era più forte, gli ebrei furono spesso accusati di rapire bambini cristiani per bruciarli vivi in rituali in qualche modo legati alla venerazione di Moloch.
[modifica]Moloch nel libro di Enoch
Fonti tra le quali il libro di Enoch e i manoscritti non biblici di Qumran narrano di Moloch, o meglio Molok, come il massimo rappresentate di una razza di angeli decaduti, meglio noti come Vigilanti, i quali scelsero di scendere sulla terra sotto sembianze umane per studiare e amare gli altri figli di Dio (gli esseri umani) andando poi incontro alla sua punizione, inflitta segregando il loro capo, per l'appunto Molok, nelle profondità di un deserto sconosciuto e condannando tutti coloro che lo seguirono a vivere per sempre sulla terra, senza gloria e senza nome. Tutto ciò non prima di aver avuto la possibilità di istruire l'umanità sulle scienze, causa ciò del salto culturale fatto nell'età del bronzo, e nell'aver generato una discendenza chiamata Nefilim. In questi ambiti, Moloch è simile all'angelo caduto Shemhazai, anch'esso un angelo mandato per sorvegliare l'umanità, ma che poi ha creato con le donne umane i Nephilim e ha dato al mondo conoscenze nuove e proibite.
Corrispondenze
Moloch è il nome della variante usata a Cartagine per definire il dio Baal.
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